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16.02.2022

Campagna allergie 2022

Hai il dubbio di aver qualche allergia?

Iniziamo definendo correttamente il termine ALLERGIA. Si tratta di una risposta del sistema immunitario ad antigeni (alimentari e non) mediata da anticorpi specifici di tipo IgE, che scatena il rilascio di mediatori chimici quali istamina e prostaglandine. La reazione dell’organismo è immediata e non dipende dalla quantità dell’antigene.
Si stima che nei paesi industrializzati 1 persona su 6 soffra di allergia, che si può manifestare con rinite, congiuntivite, asma, orticaria o dermatite, prurito al cavo orale, sintomi gastro-intestinali fino ad arrivare allo shock anafilattico.
A livello mondiale sono 400 milioni le persone che soffrono di rinite allergica, numeri in aumento con una prevalenza compresa tra il 4 e oltre il 40% in diverse regioni. In generale, le allergie respiratorie possono essere scatenate da allergeni inalanti stagionali come polline, erba e graminacee oppure da allergeni che persistono ­tutto ­l’anno all’interno degli ­edifici come acari della polvere e spore di muffe ma anche animali domestici ecc.

Le allergie alimentari

Gli alimenti che provocano più frequentemente allergie alimentari sono invece arachidi, soia, frumento, soia, legumi, pesce, molluschi, crostacei, latte, uova e frutta a guscio.

Chi dovrebbe fare delle prove allergiche?

Gli Aller Profiles sono indicati in generale per chiunque voglia conoscere se è allergico, anche lievemente dal momento che valori bassi in futuro potrebbero aumentare e comportare problemi più gravi.
Ogni giorno veniamo a contatto con un’infinità di ­sostanze ­potenzialmente irritanti e non è affatto semplice capire qual è l’allergene alimentare e/o inalante responsabile. Con i test Aller Profiles è possibile scoprirlo. Essi sono rivolti anche a chi sa già di essere allergico a qualcosa ma non ha mai fatto un test o ancora vorrebbe ­verificare il valore ­dell’allergia.

I sintomi

Come già accennato, i sintomi più comuni di allergie alimentari e allergie respiratorie sono sensazione di bruciore o di prurito nel cavo orale, nausea, spasmi gastro-intestinali, diarrea e rash cutaneo. Le reazioni più gravi possono indurre attacchi di asma, difficoltà ­respiratoria, ­tachicardia e attacchi di panico. In alcuni rari casi i sintomi possono essere molto più gravi, portando anche allo shock anafilattico.

… E una volta eseguito il test?

La scoperta o l’insorgenza di allergie alimentari e inalanti può cambiare le nostre abitudini quotidiane, per questo motivo è importante non farsi trovare impreparati e muoversi nel modo giusto per salvaguardare al meglio la propria salute. La corrispondenza tra farmaco e sintomo è cruciale nella gestione delle allergie, per cui nella fase iniziale della risposta allergica, che è in gran parte dovuta all’istamina, potrebbe essere vantaggioso l’utilizzo di un antistaminico a lunga durata d’azione, mentre per i sintomi successivi, più cronici, sarebbe preferibile trattarli con un corticosteroide nasale topico.
Questa combinazione è il trattamento di prima linea per le allergie (Bousquet et al, 2001).

In alternativa l’immunoterapia specifica può ­essere d’aiuto in alcuni casi. Tali informazioni non devono mai sostituire la consulenza personalizzata di uno specialista. Consigliamo pertanto di rivolgersi al proprio medico curante e di contattarci per qualsiasi dubbio o informazione.

Prenota il tuo test fino al 14 marzo e risparmia 40 euro!

Scarica la brochure QUI e scopri la lista completa degli allergeni testati

 

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