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20.04.2022

Attività fisica aerobica e anaerobica

Scopri le differenze e mettiti in forma!

La primavera è sbocciata, le giornate si sono allungate e con esse il desiderio di tornare in forma si fa sempre più forte. Prima di decidere quale attività fisica sia meglio per te, è buono tenere a mente i consigli che la dott.ssa Manuela Aliotta nutrizionista e farmacista ti suggerisce in questo articolo.

Esistono due tipi di attività fisica, quelle aerobiche come la camminata veloce, la corsa sulle lunghe distanze, lo sci di fondo, in cui il gesto atletico è protratto nel tempo a basso ritmo e poi quelle anaerobiche che prevedono sforzi intensi ma brevi che si esauriscono nell’arco di qualche decina di secondi: i pesi, i salti, la corsa sui 100 mt ne sono un esempio. Negli sport di tipo aerobico il nostro corpo per produrre energia utilizza zuccheri e grassi in presenza di ossigeno; nelle attività anaerobiche produce energia a partire preferibilmente dagli zuccheri.

Questa differenza ha portato per molto tempo a credere che per bruciare grasso fosse meglio praticare attività aerobica.

Non è così!

L’attività anaerobica è molto più intensa e determina un dispendio energetico maggiore, favorisce l’incremento della massa muscolare e quindi aumenta il metabolismo facendo sì che non si brucino calorie solo nel momento in cui si pratica attività ma anche nelle ore successive. L’aumento della massa muscolare è inoltre un toccasana per mantenere la densità ossea e i parametri ematici nella norma.

Allora smettiamo di correre per chilometri e chilometri o di camminare per ore?

Non esattamente.

L’attività aerobica ha i suoi pregi: migliora la circolazione del sangue, abbassa il battito cardiaco e quindi il lavoro del cuore, aumenta le Hdl (le lipoproteine che tengono pulite le arterie).

Purtroppo, molte persone predisposte geneticamente, si adattano all’attività aerobica e finiscono per consumare sempre meno via via che la praticano.

Un segreto?

Cambiare spesso la tipologia di allenamento aerobico, cambiare i percorsi, il dislivello, introdurre delle variazioni di ritmo. Per ingannare l’organismo e farlo consumare di più!

 

 

 

 

 

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